IL PARTO

Parto         partorire in acqua

Ecco sta per nascere

 
Immagine tratta dal libro:
"da Progetto Nascere a Saro' Madre"
di F. Miraglia - Ed. Rizzoli.
Parto

Verso la fine del periodo espulsivo, se siete in ospedale verrete trasferite in sala parto (sebbene attualmente in molti ospedali la donna può avere il travaglio e il parto nella stessa stanza) e sdraiate su un lettino a meno che non abbiate deciso di partorire in un'altra posizione.


Nella sala parto
  • Al momento del parto viene eseguita una disinfezione dei genitali e, solo se necessaria, la rasatura del perineo (tricotomia).

  • A ogni contrazione la testa del bambino esce sempre di più dall’orifizio vaginale, sebbene possa arretrare lievemente nell’intervallo tra una e l’altra.

  • In alcuni casi, soprattutto nelle primipare, è necessario eseguire – previa anestesia locale, l’episiotomia, un piccolo taglio sul perineo che aumenta di qualche centimetro la dilatazione dei genitali esterni ed evita l’eventuale lacerazione spontanea dei tessuti.

  • L’ostetrica aiuta la partoriente sorvegliando la progressione della testina del bambino attraverso i genitali; interviene, quando opportuno, per facilitare il passaggio del neonato, usando le proprie mani o dei teli appoggiati sul perineo. Successivamente, esercita una leggera trazione sulla testa per favorire la fuoriuscita delle spalle e la rotazione e fuoriuscita della rimanente parte del corpo del bambino che in genere avviene nel giro di un paio di contrazioni.

  • È importante che collaboriate attivamente con l’ostetrica e con il medico, ascoltando e, per quanto possibile, mettendo in atto i loro consigli. Nel momento del disimpegno della testa e delle spalle del nascituro vi potrebbe essere chiesto di spingere con minore intensità o addirittura di non spingere e respirare alitando. Potreste percepire una sensazione d’intenso bruciore: non deve allarmarvi; il bruciore è dovuto al fatto che il bambino, nella sua discesa tende le pareti del canale del parto. Smettendo di spingere e adottando una respirazione alitante, lasciate che sia l’utero a procedere con l’espulsione. Nel frattempo abbandonatevi all’indietro e cercate di rilasciare ogni muscolo, soprattutto quelli della zona perineale. Il bruciore comunque dura in genere solo pochi istanti ed è seguito immediatamente da una sensazione d’intorpidimento generale, dovuta al fatto che la testa del bambino, tendendo i tessuti della vagina, li assottiglia al punto tale di neutralizzare i nervi. Ciò dà luogo a una sorta di anestesia naturale.

  • Dopo la nascita, se non vi sono problemi particolari, potete accogliere sul ventre il vostro bambino e accarezzarlo. Nulla è più benefico per vostro figlio del contatto con la vostra pelle, del suono della vostra voce e del battito del vostro cuore. Il contatto con il vostro corpo consente anche al neonato di mantenere una temperatura corporea adeguata e di venire a contatto con i microrganismi materni prima che con quelli di altre persone. È comunque utile detergerlo e ricoprirlo con telini calsi, per evitare ogni dispersione termica.

  • Il cordone ombelicale può essere reciso entro alcuni minuti o anche successivamente. Al contrario di quanto avveniva in passato, infatti, i medici oggi ritengono che il bambino tragga dei benefici dal rifluire del sangue placentare attraverso il cordone e che quest’ultimo non debba, quindi, essere tagliato prima che abbia cessato di pulsare. Al momento opportuno esso verrà pinzato a 13-15 cm dall’ombelico del bambino.

  • Quando necessario, l’ostetrica libera le prime vie aeree del neonato (naso e bocca) aspirando le secrezioni con una cannula di plastica sterile, prima di adagiarlo sul grembo materno. Il piccolo piangerà probabilmente una prima volta al momento dell’espulsione e una seconda pochi istanti dopo la nascita. (vedi neonato)

  • In caso di parto fisiologico, il neonatologo potrebbe non essere presente in sala parto. Visiterà il bambino una volta che questi raggiungerà la nursery.

  • Sebbene non tutti i neonati siano “pronti” pochi minuti dopo la nascita a essere attaccati al seno materno, è tuttavia importante agevolare la suzione precoce per una serie molteplice di ragioni:

    • Favorire l’attaccamento madre-figlio
    • Rassicurare il neonato, il quale riconosce la voce della mamma che lo coccola
    • Potenziare la contrattura dell’utero per ridurre il sanguinamento
    • Avviare il processo di produzione del latte (lattogenesi).          parto in acqua
      neonato
                                                                                                                                                               Fonte - Il mio Baby